Devilman e Berserk, il Nero e il Bianco

Cinquant’anni fa, nel 1972, nasceva in Giappone “Devilman”. Capolavoro precoce dell’appena ventisettenne Go Nagai (nato nel 1945, un mese esatto dopo l’esplosione di Hiroshima), “Devilman” condensa, in pochi, agili volumi, tutta la rabbia e il pessimismo, e al tempo stesso la voglia di vivere e di “spaccare il mondo”, propri dei giovani dei primi anni settanta: equivalente fumettistico, più o meno, all’energia allucinata che trasforma in baccanali i concerti live dei coevi Led Zeppelin.

Nel 1989 un autore della generazione successiva, il ventitreenne Kentaro Miura, inizia con “Berserk” quello che diventa il progetto di una vita, ancora ben lontano dalla conclusione nel 2021, al momento della morte prematura.

Di base, i due fumetti hanno la stessa trama: un protagonista nero che combatte per la sua umanità; un antagonista bianco che invece la rinnega; un rapporto d’amore che si ribalta in odio implacabile; uno scenario che pesca a piene mani dall’immaginario demoniaco-apocalittico sia occidentale che orientale.

Diversi ma uguali, a Lucca Collezionando 2022 li celebreremo insieme con un’apposita installazione.

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