Giancarlo Berardi

Giancarlo Berardi (Genova, 1949) è senza dubbio uno dei più bravi e noti scrittori italiani di fumetti. Nel 1973 consegue la laurea in lingue straniere con una tesi sulla Sociologia del Romanzo Poliziesco. Inizia l’attività di sceneggiatore di fumetti nei primi anni Settanta, in coppia con Ivo Milazzo. Esordiscono con la breve storia autoconclusiva “Il Cieco”, pubblicata dalla rivista “Horror”.

Nel 1974, per l’editore Sergio Bonelli e sempre in tandem con Milazzo, crea “Ken Parker”, fumetto western ispirato al film “Corvo rosso non avrai il mio scalpo” di Sydney Pollack, interpretato da Robert Redford. Il primo albo della serie esce nelle edicole dal giugno 1977.

A metà degli anni Settanta scrive le storie “Wyatt Doyle” (disegni di Gianni Forgiarini) e “Terra maledetta” (disegni di Antonio Canale), pubblicate su “Collana Rodeo”. Nel 1976, per “Il Giornalino” delle Edizioni Paoline, crea e sceneggia 6 episodi, disegnati da Milazzo, della miniserie “Tiki”, vicende di un ragazzo indio in Amazzonia. Nel 1977 scrive anche alcune storie de “Il Piccolo Ranger” (disegni di Lina Buffolente) e, nello stesso anno, crea per il settimanale romano “Skorpio” la serie “Welcome to Springville”, cui partecipa, oltre a Milazzo, anche il disegnatore Renzo Calegari. Nel 1980 esce per Bonelli “L’Uomo delle Filippine” (disegni di Milazzo). Nel 1982, per la rivista “Orient Express” di Luigi Bernardi, realizza con Milazzo una serie di brevi racconti, e crea “Marvin il detective”.

Dal 1985 collabora con l’editore Rinaldo Traini, scrivendo per il mensile “Comic Art” altre storie di “Ken Parker”, “Tom’s Bar”, “Giuli Bai & Co.”, “Tommy Steele”, e per “L’Eternauta” (1986) la versione a fumetti di Sherlock Holmes (disegni di Giorgio Trevisan). Nel 1989 fonda assieme a Milazzo la Parker Editore, che ristampa la prima serie regolare del loro personaggio, con l’aggiunta di altre storie nuove prodotte per “Ken Parker Magazine” (1992).

Nello stesso anno torna in Bonelli scrivendo un episodio di “Nick Raider” cui seguirà tempo dopo “Oklahoma!” (disegni di Guglielmo Letteri), una storia fuori-serie di Tex da cui prenderà le mosse la collana “Maxi Tex”. Nel 1998, ancora per Bonelli, crea il personaggio di Julia Kendall, criminologa protagonista del fumetto poliziesco dalle venature noir “Julia – Le avventure di una criminologa”.

Per la carica innovativa delle sue sceneggiature e la capacità di toccare i temi più vari e complessi, si può affermare che Berardi ha conquistato un posto nella narrativa italiana del ‘900, conferendo al fumetto uno status artistico e culturale di prim’ordine.

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