Milo Manara

“Da “Genius” a Caravaggio: 50 anni di una straordinaria carriera.”

Maurilio (Milo) Manara, nato a Luson (Bolzano) nel 1945, è uno dei fumettisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.

L’esordio fumettistico avviene nel settembre del 1969 sulla pagine di “Genius”, un pocket noir nato sulla scia del fortunato “Diabolik”; seguiranno poi per la ErreGi di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon “Terror” e “Jolanda de Almaviva” e poi con Silverio Pisu il famoso numero 10 di “Cosmine” e diversi episodi di “Telerompo”, per cui Manara realizzerà anche diverse copertine.

La sua consacrazione, però, avviene a metà degli anni ’70, quando inizia la collaborazione con il “Corriere dei ragazzi”, e illustra su testi di Mino Milani episodi di serie come il “Fumetto verità”, “Dal nostro inviato nel tempo” e “La parola alla giuria”. Seguiranno “Lo scimmiotto” e “L’uomo delle nevi” per la Cepim di Bonelli, le avventure di “H.P. e Giuseppe Bergman” e l’anomalo western “Quattro dita (L’uomo di carta)” dove l’artista esordisce anche ai testi. Da quel momento, la carriera di Manara decolla, collaborando con i più prestigiosi editori europei.

Seguiranno “Tutto ricominciò con un’estate indiana” e successivamente “El Gaucho”, frutto entrambi di una eccezionale collaborazione con Hugo Pratt ai testi. Con “Il gioco” (1982), la produzione di Manara si orienta più spiccatamente verso l’erotismo: nascono “Il profumo dell’invisibile”, “Candid Camera”, “Miele”, “Fuga da Piranesi” e più avanti “Tre ragazze nella rete”.

Su soggetto di Federico Fellini, realizza “Viaggio a Tulum” (1989) e “Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet” (1992), film incompiuto dal regista riminese. Nel nuovo millennio, Manara realizza “Quarantasei”, tributo alle vittorie di Valentino Rossi in sella alla sua moto.

Successivamente collabora con alcuni fra i più prestigiosi sceneggiatori a livello internazionale: Neil Gaiman per “The Sandman” (l’episodio “Desiderio” nel volume “Notti Eterne”), Jodoroswsky per “I Borgia”, Chris Claremont per “X-Men – Ragazze in fuga”.

La sua opera più recente è “Caravaggio (La Tavolozza e la Spada)”, prima puntata di una straordinaria biografia di Michelangelo Merisi, di cui è imminente l’uscita dell’attesissima seconda e ultima parte.

Nel giugno del 2017 viene inaugurata a Saint Tropez la statua di Brigitte Bardot, ispirata da un acquerello di Manara, selezionato dalla stessa attrice francese. Dal settembre 2017 a gennaio 2018, il settecentesco Palazzo Pallavicini di Bologna ha ospitato una prestigiosa mostra antologica personale dal titolo Nel segno di Manara. Ha disegnato lo studio dei personaggi per la serie animata televisiva “Adrian” con protagonista Adriano Celentano in onda a inizio 2019.

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